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FraXI alla 6a Conferenza internazionale su FXPAC

Pubblicato: 17 Set 2025

Il presidente di FraXI, Kirsten Johnson, ha presentato una relazione al 6a Conferenza internazionale sulle condizioni associate alla premutazione dell'X fragile tenutosi dall'8 all'11 settembre 2025 in Italia. Kirsten era tra i numerosi esperti internazionali che hanno condiviso il loro lavoro su vari argomenti relativi a FXPAC e FXTAS. 

La Conferenza internazionale sulle condizioni associate alla premutazione dell'X fragile viene organizzata una volta ogni due anni ed è una piattaforma preziosa per scienziati, medici e sostenitori di tutto il mondo per riunirsi e condividere i loro contributi. Dall'8 all'11 settembre di quest'anno, i partecipanti che rappresentano diverse associazioni con FXPAC, FXPOI e FXTAS (Fragile X-Associated Tremor/Ataxia Syndrome) si sono incontrati nella soleggiata Polignano, in Italia, per quattro giorni interi di apprendimento e condivisione di idee. L'obiettivo della conferenza è stato quello di fornire uno spazio agli esperti per approfondire la comprensione delle problematiche di FMR1 La premutazione e le sue manifestazioni cliniche, cognitive e comportamentali si uniscono sotto la causa comune di migliorare la vita degli individui e delle famiglie che vivono con la FXPAC. 

Nel corso dell'evento sono stati discussi diversi argomenti, dai meccanismi molecolari e cellulari, alla caratterizzazione clinica, ai fenotipi psicologici e comportamentali, alle strategie emergenti per la gestione e l'intervento. Una caratteristica fondamentale della conferenza di quest'anno è stata la diversità degli angoli di comprensione delle condizioni associate alle premutazioni.

Kirsten Johnson di FraXI ha presentato un intervento sulla FXPAC e sulla terminologia inclusiva, basandosi su una carta che ha scritto insieme a Jonathan Herring e Jörg Richstein. Il documento sostiene che la natura generale del termine “FXPAC” favorisce l'inclusività e aiuta i medici a capire come saranno colpiti i loro pazienti, e incoraggia i ricercatori a esplorare i vari aspetti della malattia.

condizioni che possono essere collegate ad alterazioni FMR1 espressione genica. Lo studio analizza anche lo stigma e la discriminazione nei confronti delle persone affette da questa patologia e delle loro famiglie e come l'uso di questo termine possa fungere da deterrente. 

È possibile leggere l'abstract completo di questa presentazione e di altre presentate alla conferenza qui

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